Esci di casa e, appena volti l’angolo, qualcuno ti grida “Ciao bellissima, dove vai?”. Lo ignori e pochi metri dopo arriva un “Ehi, ma mi hai sentito?!”, seguito poi da un “E comunque sei proprio una &%#@!” E, finalmente, arrivi a destinazione.

 

Riassumiamo il nostro motto in tre parole:

Fischi, sguardi insistenti, insulti, mani allungate; poco importa la forma, il catcalling è un attacco alla nostra dignità. Gambettes è un brand che ogni mese si rivolge a migliaia di donne, invitandole a mostrare, accettare, amare le loro gambe. E lo diciamo chiaro e forte: abbiamo il diritto di sentirci libere per strada, senza paura. Per questo ci impegniamo tutte insieme contro il catcalling.

 

Sogniamo un mondo in cui nessuna donna debba più abbassare la testa e accelerare il passo. “Il corpo è mio e sono libera di mostrarlo se mi va”: da due anni noi di Gambettes ci impegniamo affinché questo messaggio sia visto, letto, compreso. Ma non lo facciamo da sole.

AGISCI

 

Hai assistito a un episodio di catcalling? C’è una tecnica efficace per intervenire senza mettersi in pericolo: la tecnica delle 5 D.

 

Distrai: inizia a parlare con la vittima oppure svia l’attenzione dell’aggressore;

 

Delega: interpella una persona che rappresenti le autorità;

 

Documenta: filma o registra l’accaduto, per avere delle prove;

 

Dirigiti: ordina all’aggressore di smettere; 

 

Dialoga: sostieni la vittima dopo l’episodio

Seguite un breve e semplice corso di formazione online su come affrontare il catcalling

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Noi crediamo che parlare sia il primo passo per agire: se sei stata vittima di catcalling, non avere paura di condividere la tua storia.

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